Come la colla bi-composta non potevamo far mancare la seconda parte di dritte sui regali per le donne per incollarvi alle nostre pagine.
Se vi è piaciuta la prima la seconda sarà meglio.
Guarda l'orologio amore mio, ricordati questo tempo
guarda l'orologio dovunque sei, da qualunque sentimento
(Il talento delle donne - I. Fossati)
Il tempo, tumultuoso ritmo della vita è addomesticato dalle donne.
Il tempo che sanno trovare per gli affetti ed il tempo che riescono a dedicare a se stesse. Il tempo dell’orologio biologico del quale sanno spostare indietro le lancette, a volte, non sempre. Il tempo che esauriscono nelle loro giornate più piene di impegni di quelle degli altri, perché serve tempo per fare, per creare, conoscere, incontrare, cercare, scegliere, impegnarsi e pensare.
La frusta di queste ammaestratrici del tempo è da sempre solo lui : l’orologio.
A torto considerato un monile, per alcuni l’unico ammesso, tipicamente maschile è in realtà un gioiello ricercato e studiato per abbellire i polsi delle donne.
Moderni designer e nobili gioiellieri impiegano il meglio della propria arte per rendere scintillanti e decorare gli eleganti avambracci delle signore di oggi e di sempre.
Per tutti i gusti e per tutte le tasche un orologio è un regalo che resta, tutti i giorni, con chi lo riceve.
Sulla faccia delle donna
batte quasi sempre il sole
per noi "che se non ci fossero loro"!
(La faccia delle donne - Stadio)
Considerato che, così come li conosciamo oggi, gli occhiali da sole sono nati nel 1929 per gli occhietti degli aviatori americani, direi che con il pubblico femminile è stato amore a prima vista.
Nascondere il proprio sguardo dona autorevolezza e fascino, ma diciamola tutta, ci consente di scrutare a fondo chi abbiamo davanti senza distogliere lo sguardo per non essere scortesi.
Quindi doppio vantaggio che questo oggetto di bellezza offre a chi lo usa.
Si ma chi lo usa? Diciamo tutti? Praticamente si! Se non altro per salvare le nostre retine dai dannosi raggi UV, ma anche per celare occhi gonfi di pianto a un matrimonio, oppure dopo una nottata in discoteca ad Ibiza per nascondere delle occhiaie da cocorita.
Alla fine dico: ma non vorrete mai che donne del calibro di Brigitte Bardot, Jacqueline Kennedy Onassis, Audrey Hepburn , Lolita e le Pink Girls di Grease o il maestro indossatore di lenti oscurate Karl Lagerfeld non ne sapessero di stile?!
Ma dai, guardate un pò qui sotto che ce n’è per tutti i gusti.
IF I WERE A BOY
(Se fossi un ragazzo)
Se vi state chiedendo cosa c’entra questa canzone con la Festa della Donna la risposta è:
TUTTO!
C’entra più di tutte le precedenti perché tratta del diverso modo di sentire e di amare delle donne, e della profonda differenza che, almeno dalle parti di Byoncè, esiste nella relazione di coppia tra un uomo e una donna.
I comportamenti dei maschi ferendo e non rispettando le proprie compagne portano l’autrice alla conclusione che lei -e quindi una donna- riuscirebbe ad amare davvero una donna se fosse un uomo, ma che il ragazzo non ce la può fare, almeno quello della canzone.
Ok, senza arrivare a tanta introspezione ci si può divertire a spaventare gli uomini (o affascinare le ragazze) con l’abbigliamento.