Fino a qualche anno fa pensando al Natale la prima corsa che veniva in mente era senza dubbio quella ai regali: ora, forse, non è più così. A prendere il posto della ricerca al dono più originale, infatti, sembra essere stata la caccia al panettone artigianale più prestigioso e succulento sul mercato. Ma a volte le due ricerche sembrano addirittura intrecciarsi tra loro.
Il tipico dolce milanese dalla tradizione senza tempo, infatti, sembrerebbe essere diventato un vero e proprio oggetto del desiderio tanto da rappresentare oggi uno tra i regali più ricercati e apprezzati. Al primo posto tra tutti il Panettone che porta la firma di Iginio Massari, il più grande Maestro Pasticcere italiano nel mondo, con il merito di aver elevato la cultura della pasticceria italiana alla sua massima espressione.
Grazie all’attenta ricerca di un perfetto bilanciamento tra tradizione e innovazione, ma soprattutto andando a cercare un raffinato equilibrio tra aromi e ingredienti di prima qualità, è riuscito a dare vita ad un dolce che potremmo definire perfetto. Potremmo perché è lo stesso maestro bresciano a dichiarare di non poter sostenere di aver raggiunto il meglio: solo continuando a sperimentare, infatti, si potrà migliorare di volta in volta.
Ed è proprio cercando di perfezionare un dolce storico, che di per sé sembrava già perfetto, che il Maestro Iginio Massari, Debora Massari e Nicola Massari hanno dato al re dei lievitati nuova vita e possibilità di veicolare la storia e l’eccellenza italiana nel mondo.
Ma siamo proprio sicuri di conoscere tutti i segreti e le curiosità sul Panettone?
Non tutti sanno che il dolce tipico milanese nacque, si narra, per errore. Una delle leggende, infatti, racconta che lo sguattero incaricato di controllare la cottura di alcune ciambelle, preparate dal cuoco come dolce da portare a tavola in occasione della vigilia alla corte di Ludovico il Moro, signore di Milano, per deliziare il padrone di casa e i suoi commensali, si addormentò rovinandone la cottura. Per farsi perdonare diede al cuoco un impasto che aveva messo da parte per sé al quale aggiunse uova, burro, canditi e uvetta e propose la sua ricetta come dessert per gli ospiti del signore di Milano. Il “pan de toni”, così venne chiamato usando il nome dello sguattero, conobbe uno smisurato successo negli anni sino ad arrivare al panettone che oggi noi tutti conosciamo.
Sempre tradizione vuole che il Panettone ben si presti come rimedio al mal di gola e ai malanni di stagione. Usanza vuole che a Natale si metta da parte una porzione di panettone fino al 3 febbraio, giorno in cui si festeggia San Biagio, protettore della gola. In questa occasione il panettone va consumato con la propria famiglia a digiuno per prevenire i mal di gola.
Queste sono solo alcune delle curiosità che riguardano il Panettone, un dolce senza tempo che Iginio Massari Alta Pasticceria ha riportato con autorevolezza al centro delle nostre tavole.