Amato da grandi e piccini l’uovo di Pasqua è un simbolo anticamente pagano che oggi si consuma durante la festa più importante del cristianesimo
È nato prima l’uovo o la Pasqua?
Nato da una usanza pagana risalente prima del Cristianesimo, pare che il gesto di regalare uova risalga al mondo persiano per festeggiare il passaggio dall’Inverno alla Primavera. Questa tradizione sembra poi essersi diffusa in Egitto, in Grecia, nel mondo romano, fino ad essere adottata un poco ovunque. In Cina ed in Russia l’uovo rappresenta un importantissimo simbolo religioso e culturale, e molti oggetti d’arte sono ispirati alla sua forma.
In passato le uova venivano dipinte e decorate, ed utilizzate per compiere riti e giochi durante il solstizio di primavera. Possiamo immaginare che, prima ancora dei vari simbolismi attribuiti nei secoli dalle varie religioni, fossero oggetto di regalo in quanto alimento prezioso ricco di forza e proteine.
Oggi la forma tradizionale è rimasta ma è stata traslata in un dolce il cui valore alimentare può essere altrettanto benefico, oppure no.

Come scegliere l'uovo di Pasqua giusto
L’uovo di Pasqua è oggi proposto in tutte le possibili varianti di cioccolato
Purtroppo viene spesso confezionato con pessimi ingredienti o lavorazioni di scarsa qualità, privilegiando l’appeal della sorpresa contenuta o, più miseramente ancora, della sgargiante confezione.

Sostanza o apparenza?
Se si regala del cioccolato che almeno cioccolato sia e che sia buono.
La sorpresa è secondaria. Se si vuole regalare una macchinina, non è forse meglio comprarla al negozio, così la si sceglie e con gli stessi soldi se ne comprano tre?
Quindi, lasciando chi ha scelto “apparenza” alle grinfie dei vari hard-discount, chi vuole scegliere del buon cioccolato in forma di uovo può iniziare dalle indicazioni qui sotto:
- più breve è la lista degli ingredienti, migliore sarà il prodotto. Regola che vale per ogni alimento preparato
- deve essere fatto con pasta di cacao, burro di cacao e zucchero, più latte in polvere per quello al latte
- se nella lista degli ingredienti ci sono oli o grassi vegetali diversi dal burro di cacao abbiamo un cioccolato non di eccelsa qualità
Fondente o al latte?
Lo storico dualismo del gusto non ha vincitori:
avete ragione tutti, sono buoni entrambi i cioccolati.
Ma seguono regole di qualità diverse.
Cioccolato Fondente
Se è fondente la pasta di cacao dovrebbe essere maggiore del 43%, ma gli amanti del fondente lo prediligono con una percentuale compresa tra il 70 ed il 90%. Contrariamente a quanto si crede più è alta la percentuale di cacao più un buon cioccolato fondente si scioglierà in bocca senza risultare sgradevole ed astringente. Se il perfetto connubio di fave di cacao di alta qualità, magistrale lavorazione ed equilibrio degli ingredienti mancano il cioccolato sarà invece amaro in quanto di qualità medio-bassa. Le materie grasse, anche quelle meno nobili, non dovrebbero superare il 18-20%
Cioccolato al latte
Nel cioccolato al latte il cacao presente non deve essere inferiore al 25%, meglio ancora se raggiunge il 30% (in questo caso viene definito “extra”). Al gusto deve essere pastoso, ma non vischioso che si attacca al palato, ed avere quel fondo di latte che addolcisce le note di cacao.
Il contenuto massimo di materie grasse dovrebbe essere il 25%, limite richiesto per avere un prodotto morbido ma non eccessivamente grasso.
E la sorpresa?
In tempi di bio-compatibilità a go-go sarebbe bello applicare a noi stessi gli stessi principi.
Basta cioccolato pessimo con dentro regali mediocri, ci fanno male su tutti i fronti.
Quindi due sono le scelte:
- uovo si (di qualità), sorpresina no. Avete mai visto un regalo decente uscire da un uovo di Pasqua?
- uovo di pasticceria artigianale con sorpresa scelta da voi. Acquistare uova artigianali direttamente nelle pasticcerie offre il vantaggio di scegliere cosa inserire nell’uovo, così da rendere il regalo ancora più personale, ma ricordate che tutto ha un prezzo.